IL MULO ovvero la storia del Biagio e del Chicco
Tratto dall’omonimo romanzo di Francesca Sangalli, da un’idea originale di Momò Monica Allievi
In un paese che a volte dimentica il passato, raccontare la prima guerra mondiale si è fatta necessità.
Nato da una idea originale di Momò Monica Allievi, elaborato e scritto da Francesca Sangalli, il racconto di questo spettacolo presenta la Grande Guerra vista con gli occhi di un mulo, uno di quelli impiegati in prima linea, con i suoi pensieri e la sua estraneità alle ragioni degli uomini.
Testo e messa in scena hanno saputo cogliere l’essenza di questo animale trasformando i suoi pensieri in parole e gesti di un linguaggio particolare che rende questo personaggio vicinissimo al pubblico dell’infanzia. Il pupazzo, creato dal burattinaio Damiano Giambelli, ne accentua e sottolinea il legame con questo mondo.
Due attori, che si muovono in una scena essenziale interpretando il mulo Biagio e l’alpino Federico (detto Chicco), danno vita a una storia forte e delicata che parla di guerra, ghiaccio e neve, ma soprattutto di amicizia e umanità, coraggio e lealtà tra un mulo e un giovane ufficiale alpino.
Indirizzato al pubblico giovane, si è scelto di raccontare la drammaticità delle situazioni sfruttando la tecnica delle ombre, realizzate sapientemente dalla scenografa Agnese Meroni. Ne è nata una commistione di linguaggi (ombre, attori e pupazzo) in cui la narrazione si pone su piani diversi, e pur affrontando temi non necessariamente facili, rimane sempre fruibile ad adulti e bambini di ogni età, dando a ciascuno una comunicazione adeguata alla propria maturità.
Prodotto da Associazione 4gatti
Interpreti: Gb Dieni e Alberto Fasoli – Regia: Momò Monica Allievi
Testo: Francesca Sangalli – Adattamento: Momò Monica Allievi
Ombre, scene e costumi: Agnese Meroni – Attrezzeria: Gb Dieni
Pupazzo: Damiano Giambelli – Effetti sonori: Daniele D’Angelo
Indicato anche per un pubblico misto di adulti, ragazzi e bambini
Non c’è limite al n° di spettatori – Adatto anche a spazi non teatrali
Musiche: registrate
Spazio scenico minimo: m. 6x6x4 – Quadratura nera – Necessità di oscurare la sala
Esigenze tecniche: presa di corrente da 220 V – Carico elettrico: 5 kw di potenza (380 trifase)