GIORNALISTI E FANS PICCOLI E GRANDI PARLANO DI NOI!
Abbiamo raccolto qualche articolo di giornale e qualche commento dei nostri fan
li pubblichiamo di seguito felici di condividerli con voi
Jacopo – 7 anni
Mi piacciono gli spettacoli che fanno, tutto tutto.
Non c’è niente che non mi piace.
GB è il mio attore preferito perché fa anche gli aerei. Ma anche Momò.
Era molto bello Luci in soffitta che c’era la Momò da lampadario.
GiampRem su Bimbì
Visto a teatro. Questo dei 4gatti è un bello spettacolo fatto di ritmo e risate. Non ci sono parole. L’attore entra in empatia con i bambini solo con smorfie, gags e situazioni divertenti.Loro gli lanciano un aeroplanino di carta su palcoscenico, lui lo raccoglie, lo apre, legge il contenuto e crea la storia. Immaginazione libera. “Piccole storie smarrite si ispira a “Subasta extraordinaria en el museo de todo lo perdido” di Gracia Iglesias, illustrato da Susana Rosique.
Lucia – 45 anni, ma tra qualche mese
Dei loro spettacoli mi piacciono i dettagli, la cura delle piccole cose, degli oggetti di scena, i giochi di ombre e di luce, le storie che arrivano dirette nella testa dei bambini. Mi piace l’interattività ed il coinvolgimento dei bambini. Mi piace la ricerca delle storie da raccontare che mettono in primo piano i bambini e non si preoccupano troppo di piacere ai grandi.
Francesco – 7 anni
mi piace il marchio della zampa sulla loro maglietta.
Pietro – 5 anni
Alla domanda se gli piaceva avere una rassegna di teatro per bambini in quartiere ha risposto così:
si perché così ci si può andare a piedi e non scaricare il gasolio nella macchina! (Risparmiatore o ecologista?)
Lorenzo – 41 anni
Conosco i 4gatti da svariati anni ormai! Mi piace la poesia dei loro spettacoli, la cura che mettono in ogni dettaglio, la loro passione per gli aeroplani di carta.
Fabrizio – 47 anni
Ho visto Piccole storie smarrite 2 volte perché mi piacciono le loro storie.
Alessandro e Sofia – 10 e 7 anni
Dei 4gatti conosciamo in particolare Momò. Ci piace perché fa ridere sempre e anche se vuole fare un po’ paura (dipende dalla storia) ci fa ridere tanto.
Una volta abbiamo visto anche le bolle giganti alla festa della scuola.